I cereali vengono macinati grossolanamente in modo da esporre l’amido contenuto e lasciare il più possibile integra la parte esterna che servirà da filtro naturale per separare il mosto prodotto dalle trebbie.
Successicamente i cereali vengono miscelati in acqua calda (delle montagne delle Valli di Lanzo), con soste e temperature variabili a seconda del tipo di birra che si vuole produrre. Questa procedura detta in gergo “ammostamento”..
Al termine di questa fase si passa al filtraggio, ossia alla separazione del mosto zuccherino dalle trebbie. Il mosto raccolto viene convogliato in una caldaia per la bollitura. Le trebbie vengono utilizzate come alimento per il bestiame oppure come fertilizzante in quanto ricche di azoto.
Le nostre birre sono tutte disponibili in formati da 33 e 75 cl. Alcune tipologie sono spesso disponibili anche in bottiglioni da 2 litri con vuoto a rendere. Inoltre sono acquistabili in fusti da 20 e 30 litri monouso, quindi senza cauzioni e vuoti a rendere. Grazie all’impiego dei KeyKeg (www.keykeg.com), innovativi fusti monouso riciclabili, abbiamo eliminato la gestione dei vuoti. Altro aspetto importante di questi fusti è il fatto che durante la spillatura la birra non viene a contatto con nessun tipo di gas rimanendo così fresca molto più a lungo e consentendo l’utilizzo dei fusti anche a locali con un basso consumo. Abbiamo testato dei fusti aperti per oltre quattro settimane, senza notare rilevanti alterazioni nel gusto. I fusti possono essere usati in un impianto già esistente, semplicemente sostituendo l’innesto con uno speciale fornito da noi.